My Tracks Il tracciatore GPS

my-tracksPer tutti gli sportivi e non …!

Oggi voglio presentarvi un software troppo bello ed utile per gli sportivi e per chi ama viaggiare. Si chiama My Tracks ed è un software per Android/iPhone in grado di tenere traccia del percorso che facciamo sia che siate in auto o a piedi ecc … (l’elenco delle attivita’ tra cui scegliere dal menu’ e’ davvero vasto).

Grazie a questo software sara’ possibile monitorare continuamente la nostra posizione grazie al GPS presente ormai su ogni smartphone.

Una volta installata la app dal vostro store di riferimento, vi bastera’ registrarvi come nuovi utenti per poter essere subito operativi. Alla partenza del programma viene calcolata la propria posizione in modo preciso dal ricevitore GPS del nostro telefono e in qualsiasi momento sara’ possibile avviare la registrazione del nostro percorso che fermeremo una volta arrivati a destinazione.

Al termine sarà possibile salvare la nostra passeggiata ed avere le statistiche sulla velocità massima raggiunta, media, tempo in moto, dislivelli e altitudini. Esportare questi dati è semplicissimo: si possono inviare via e-mail agli amici, condividerli su google o vedere il tracciato completo  su Google Earth.

E’ l’ora di mandare in pensione i cari vecchi contapassi ed i computer da bicicletta, poiche’ da oggi un dispositivo mobile potra’ fare molto di più… e gratis!!

Canonical ed il Cloud in scatola

The Ubuntu OrangeBox

The Ubuntu OrangeBox

Ubuntu mette il cloud in una scatola

Canonical avra’ anche fatto dietro front sulle infrastrutture “Cloud Remote”, cio’ non toglie che l’azienda continui ad essere impegnata nel pensare e programmare nuove tecnologie in tale campo. Canonical non rinuncia a tentare la strada del computing nelle nuvole. L’ultima creazione è un cluster chiavi-in-mano utile per creare e testare un cloud migrante. Tutto in salsa Ubuntu.

L’ultima novità in tal senso si chiama The Orange Box, un cluster x86portatile” che Canonical descrive come un modo facile e “a basso rischio” per installare un infrastruttura Cloud OpenStack in un contesto aziendale: magari per testare il gran balzo verso il cloud eterodiretto vero e proprio.
Il cluster The Orange Box contiene 10 nodi, ciascuno dei quali comprendenti una CPU quad-core Intel i5-3427U CPU (e GPU Intel HD4000 integrata), 16 gigabyte di RAM, 120GB di storage, NIC Gigabit Intel. La dotazione software include Ubuntu 14.04 LTS a 64-bit, MAAS (Metal As A Service) e JuJu. Il prezzo del nuovo gingillo cloud (13.000 dollari)garantisce ovviamente l’accesso al supporto avanzato Ubuntu per un anno, così come sono inclusi un case utile a trasportare il cluster in aereo (peso totale di 32 chilogrammi con accessori), monitor, mouse, tastiera e antenna WiFi.