Pydio piattaforma di FileSharing

Pydio FileSharing Platform

Pydio FileSharing Platform

Pydio è un sistema open che ci consente di trasformare qualsiasi server in una potente piattaforma di condivisione.

Pydio su Ubuntu
Negli ultimi anni i servizi di web storage sono spuntati come funghi, tutti quanti ci consentono di avere a disposizione uno spazio online nel quale salvare e condividere i nostri file preferiti. Per tutti coloro, privati e non, che sono alla ricerca di un servizio di condivisione file sicuro e flessibile sono disponibili OwnCloud oppure anche AjaXplorer Pydio.

Pydio ci consente di poter integrare in qualsiasi server una potente piattaforma di condivisione file dotata di numerose funzionalità; potremo accedere ai nostri file multimediali come immagini, video, documenti ecc da qualsiasi pc o device mobile direttamente da browser o tramite applicazione dedicata e, si potranno inoltre condividere facilmente i nostri file, creare pagine web ecc.

Pydio è una soluzione molto interessante, ad oggi, scelta da molte aziende in grado di offrire una piattaforma di condivisione file, flessibile, scalabile e soprattutto sicura con la possibilità di accedere e operare sui file attraverso vari protocolli (e’ possibile creare anche plugin dedicati ecc) sincronizzare i file in servizi di cloud storage e molto altro ancora.

Possiamo inoltre includere molti plugin di terze parti come ad esempio Pixlr  (oppure Dropbox e molti altri), per editare le immagini digitali, player per riprodurre video, file audio, editor di testi, reader di documenti ecc.

INSTALLARE PYDIO
Possiamo installare facilmente Pydio in Ubuntu / Debian e derivate (sia server che desktop) grazie ai repository dedicati, ecco come fare.

Per prima cosa aggiungiamo i repository Pydio digitando:

sudo vim /etc/apt/sources.list

ed ora aggiungiamo:

deb http://dl.ajaxplorer.info/repos/apt stable main
deb-src http://dl.ajaxplorer.info/repos/apt stable main

salviamo il tutto cliccando su ctrl + x e poi s
ora dovremo installare la key d’autenticazione digitando sempre da terminale:

wget -O - http://dl.ajaxplorer.info/repos/charles@ajaxplorer.info.gpg.key | sudo apt-key add -

adesso possiamo aggiornare i repository ed installare Pydio digitando:

sudo apt-get update
sudo apt-get install pydio

Al termine dell’installazione dovremo inserire la configurazione di Pydio in Apache, in nostro aiuto possiamo utilizzare il file di conf  fornito dall’installazione tramite il seguente comando:

<pre?sudo ln -s /usr/share/doc/pydio/apache2.sample.conf /etc/apache2/sites-enabled/pydio.conf sudo php5enmod mcrypt

non ci resta che riavviare apache digitando:

sudo /etc/init.d/apache restart

a questo punto potremo finalmente accedere a Pydio dal nostro browser accedendo all’indirizzo

http://127.0.0.1/pydio/index.php               ### dove 127.0.0.1 è l'indirizzo ip (localhost) del nostro server.

Da adesso in avanti ci bastera’ seguire le ottime indicazioni che ci verranno mostrate man mano a video per poter arrivare a completare l’intera installazione.

Al primo avvio avremo di fronte una semplice schermata di login, una volta eseguita potremo già caricare e gestire i nostri file.

#Pydiofilesharing

Sovraccarico di rete

sovraccarico_reteCome visto nel precedente articolo “ottimizzare la connessione ad internet” spesso ci si deve destreggiare, con l’aiuto di alcuni tool ad hoc, per poter far funzionare al massimo la nostra connessione di rete. Ma come possiamo capire se tutto sta funzionando per il meglio, o meglio ancora poter capire quale applicazione stia effettivamente consumando piu’ banda.

Tuttavia conosco due utili applicazioni che possono fare al nostro caso, nethogs ed iftop.

 

La prima è Nethogs utile applicazione che monitora ogni tentativo di connessione da parte di qualsiasi software, ed è disponibile nei repository, quindi per installarla ci basterà dare il comando:

sudo apt-get install nethogs

E successivamente digitare da terminale il comando:

sudo nethogs <INTERFACCIA>

Dove al posto di INTERFACCIA inserirete  la vostra interfaccia di rete. Ad esempio la mia è la  wlan0,quindi digiterò :

sudo nethogs wlan0

Con questa applicazione dovreste cosi riuscire a capire quale applicazione si “frega” per così dire, la vostra banda; per completezza si puo’ anche usare, sempre da terminale, un comando quale :

netstat -tanupv

che elenca le connessioni tcp/udp in ascolto o stabilite nel sistema.

Per vedere invece le connessioni attive sul pc utilizzeremo il software iftop, installabile anch’esso tramite repository, e successivamente utilizzabile tramite il comando :

sudo iftop -i <INTERFACCIA>

quindi ….

sudo iftop -i wlan0

Monitorare le connessioni ed il loro utilizzo di banda non sara’ piu’ un problema…!

Da Video a GIF con QGifer

QGifer-logoTra i file maggiormente diffusi le immagini in formato GIF occupano sicuramente una posizione di rilievo. Online, ed in special modo sui forum, le GIF vengono infatti usate in maniera molto frequente, in particolare per pubblicare contenuti divertenti.

QGifer è un software gratuito ed open source per sistemi Windows, Linux e FreeBSD, attraverso il quale possiamo convertire video .avi in animazioni .gif e personalizzarle in base alle nostre preferenze.

Funzionalita’

QGifer dispone di svariati e utili funzionalità che rendono il software unico nel suo genere, tra le principali caratteristiche troviamo :

  • la possibilità di convertire l’intero filmati avi o solo una parte.
  • Attraverso una semplice e molto intuitiva interfaccia grafica potremo applicare filtri al video da convertire, gestire i margini e frame rate.
  • opzione con la quale potremo anche operare sui FPS e i livelli di Zoom con la possibilità di attivare anche il loop.
  • E’ possibile inserire testo o immagini all’interno del video con la possibilità di visualizzarli in tutto il video o solo una parte di esso.

Utilizzare QGifer è davvero molto semplice anche se deve fare attenzione al formato del video da convertire che non deve avere più di 1800 frames e non usare i codec motion JPEG or YUV4. Se il video che vogliamo convertire non è supportato da QGifer potremo prima convertire il video in avi utilizzando ad esempio OpenShot oppure altri tool di conversione come Selene Media Encoder,ConvertMe , Panther ecc…

Per installare QGifer in Ubuntu

sudo add-apt-repository ppa:samrog131/ppa
sudo apt-get update
sudo apt-get install qgifer

All’avvio del programma tutte le funzioni di modifica del file sono mostrate nella parte sinistra dello schermo mentre nella parte destra è presente l’anteprima del file.
La prima operazione da effettuare per potersi servire di QGifer consiste nel caricare il file video originale da cui si desidera creare l’immagine GIF.

QGifer supporta tutti i formati di file video più diffusi tra cui anche MOV, MP4 AVI.

Dopo aver selezionato il file video su cui agire è possibile procedere applicando filtri, margini e cambiando il frame rate. Dalla sezione Preview Properties sotto Toolbox è anche possibile controllare gli FPS e il livello di zoom, oltre a poter specificare se attivare o meno il loop. QGifer consente inoltre d’impostare l’inizio e la fine della GIF.

Una volta apportate tutte le modifiche desiderate, la GIF può essere esportata semplicemente cliccando sul pulsante Extract GIF annesso all’interfaccia principale del software.

Da notare inoltre che QGifer consente anche di salvare il proprio progetto in modo tale da potervi apportare ulteriori modifiche in un secondo momento.

Per chi preferisce il formato .tar.gz potete scaricare il pacchetto da questo link : Download

Montare una cartella FTP

CurlFTPfs

CurlFTPfs

FTP in tasca

Sempre piu’ spesso la mole di dati che ci troviamo a dover gestire ci impone di creare ed utilizzare i piu’ svariati servizi di Cloud Storage presenti sul mercato, molti di questi offrono comode partizioni gestibili via FTP su cui spostare/upgradare tutti i nostri piu’ preziosi ricordi.

Come fare pero’ ad organizzare un sistema di backup e ripristino di questi dati, possibilmente rendendo l’operazione facile come scorrere il nostro file system locale ? . La soluzione potrebbe risiedere in un software, che permette di montare un server FTP come se fosse una normale directory del proprio filesystem.

Per fare questo è necssario installare curlftpfs dal proprio repository. In Ubuntu bastera’ basta digitare:

sudo apt-get install curlftpfs

Una volta installato possiamo montare la nostra cartella ftp con il seguente comando:

sudo curlftpfs -o user=utente:password mio_server punto_di_mount

Se per esempio il server fosse ftp.<mio_server>.it , con nome utente pippo e, con password pluto, il comando sarà:

sudo curlftpfs -o user=pippo:pluto ftp.<mio_server>.it /media/scambio # il mio punto di mount

Da questo momento in poi la mia cartella /media/scambio conterrà i files presenti sul server FTP e potranno essere copiati, spostati ed eliminati come se fossero presenti sul proprio filesystem. In questo modo, se si dovesse avere anche un minimo di conoscenza di programmazione della shell, si potra’ creare uno script per il backup dell’intero disco/repository/sito (insomma di quello che volete) con pochissimi comandi, automatizzando il tutto.