
Shellshock Bug
I ricercatori di Red Hat hanno recentemente segnalato un particolare bug denominato “Shellshock” presente nella Shell che potrebbe mettere in serio pericolo milioni di sistemi Linux. A quanto pare questo bug potrebbe essere utilizzato da utenti malintenzionati per poter operare sul sistema operativo.
Shellshock pare sia un exploit molto più pericoloso di Heartbleed, che avrebbe potuto mettere letteralmente in ginocchio la maggioranza dei web server esistenti, perché permette di prendere il pieno controllo della macchina, non importa quale, ed eseguire del codice (ottenendo tutti i permessi d’amministrazione).
Cos’è e come funziona Shellshock? In pratica, è una vulnerabilità del terminale, che gli utenti di Windows conoscono meglio come Prompt dei comandi, che espone all’attacco una serie di servizi, da Apache al DHCP dei router ecc… Se la versione di BASH installata è afflitta dal bug, un malintenzionato potrebbe eseguire da remoto una serie d’operazioni, che spaziano dai comandi CGI ai demoni avviati in automatico dal sistema operativo. Significa che, senza una patch ad hoc chiunque potrebbe prendere possesso dei server.
Non è però ben chiaro come questi possano accederne dato che effettuare modifiche nel sistema, installazione di software ecc vengono richiesti i permessi di root. Da notare inoltre che Red Hat e le principali distribuzioni Linux hanno già risolto il bug, basterà quindi aggiornare la distribuzione o server Linux per risolvere questo problema.
Basta semplicemente avviare il terminale e digitare:
env x='() { :;}; echo vulnerable' bash -c "echo this is a test"
se avremo come risultato:
vulnerable this is a test
vuol dire che nel nostro sistema è presente il bug Shellshock in bash
se invece abbiamo come risultato
this is a test
possiamo star tranquilli.
Per risolvere il problema bastera’ semplicemente aggiornare la Bash digitando da terminale:
Per Debian, Ubuntu e derivate:
sudo apt-get update sudo apt-get install bash
Per Fedora, CentOS, Red Hat e derivate:
sudo yum install bash
Per openSUSE e derivate:
sudo zypper install bash
Per Arch Linux e derivate, Chakra, Manjaro ecc:
sudo pacman -Sy bash
Al termine bastera’ rilanciare il comando di verifica, ed ecco risolto il problema di Shellshock.
#ShellshockBugVerifichiamo
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