Tecniche OSINT per ricavare informazioni dai Social

OSINT Facebook

Partiamo con un esempio, chi non ha mai visto un Film od una serie TV poliziesca in cui durante l’arresto, l’agente di turno elenca i “diritti” tra i quali c’e’ l’immancabile “tutto ciò che dirai potrà essere usato contro di te“; ecco oggi le informazioni che tutti noi riversiamo “volutamente” sui social hanno lo stesso effetto/valore.

Infatti, gia da un po’ di tempo, i Recruiter sono ormai soliti fare non poche indagini sui candidati, non soltanto verificando le competenze indicate sui profili Linkedin ma incrociando i “comportamenti” delle persone in base a cio che postano, le foto che condividono, i commenti che lasciano, i gruppi a cui sono iscritti e molto molto altro.

Le tecniche OSINT permettono di ricavare informazioni da fonti pubbliche come:

  • Mezzi di comunicazione – riviste, televisione, giornali, radio e siti web
  • Dati pubblici – dati demografici, rapporti dei governi, piani finanziari, conferenze stampa etc…..
  • Motori di ricerca e community

Molti sapranno gia dell’esistenza di tools come Maltego, Netglub, Lampyre ed altri, che permettono di effettuare ricerche di vario genere, incrociandole tramite parole chiave su piu’ motori/social diversi.
Molti di questi sono a pagamento e quindi fuori dalla portata di molti, ma anche sulle piattaforme Social è possibile ricavare informazioni, in modo diretto, senza per forza far riferimento a software del settore come Maltego e relativi Transform.

Tra le piattaforme Social di libero accesso a tutti, che meglio si prestano all’uso di queste tecniche per la raccolta d’informazioni, c’e’ proprio Facebook.

Chiariamo quindi subito che nell’esempio che faremo adesso, verranno evidenziate alcune informazioni, prese da profili “PUBBLICI”, le cui INFO a cui avremo accesso, sono state lasciate “di libero accesso” nella configurazione delle Impostazioni/Privacy di Facebook.
Questo articolo serve solo ad evidenziare quanto sia importante essere sempre a conoscenza delle regole di condivisione delle nostre informazioni che “regaliamo” volontariamente ai social media.

“In questo articolo verrà quindi illustrato un procedimento che potrà poi essere, eventualmente, automatizzato in completa autonomia, scrivendo qualche riga di codice o semplicemente creandosi un form in HTML, o altro”.

La procedura che da qui in avanti chiameremo come “Facebook OSINT” si avvale quindi di due grosse macro-categorie:

  • Google Dork
  • Manipolazione delle URL

N.B. : Le dork sono definite come testi di ricerca, preparati in modo limitato per lo scopo, composte da diverse keywords, che vengono immesse in un motore di ricerca per avere dei risultati specifici. Le dorks vengono dunque utilizzate principalmente per affinare i risultati di ricerca, al fine di avere link più specifici.

Dato che stiamo parlando di Facebook OSINT, quale miglior esempio che vederne il funzionamento cercando proprio maggiori informazioni sul profilo di Mark Zuckerberg.

Il primo passo è quello di cercare il codice numerico (ID) dell’utente Facebook da noi prescelto, in modo da poterlo utilizzare nell’URL di ricerca; per poter fare cio’ bisognera’ collegarci al nostro account FB e lasciarlo aperto, successivamente ci sposteremo su questo sito
[ https://findmyfbid.com/ ] a cui risponde il servizio “Find your Facebook ID” ed inseriamo nel campo Ricerca il link preso da FB, inerente l’utente su cui vogliamo fare ricerche, nel seguente modo: https://www.facebook.com/zuck

Premendo “Find numeric ID” ci verra’ ritornato un numero, come questo

che adesso potremo utilizzare in diverse forme, come le seguenti, ecco un piccolo elenco di ricerche da effettuare:

  • Luoghi visitati
    [https://facebook.com/search/User ID/places-visited]
  • “Mi Piace” alle pagine
    [https://facebook.com/search/User ID/pages-liked]
  • Commenti ai post
    [https://facebook.com/search/User ID/stories-commented]
  • Post dell’utente
    [https://facebook.com/search/User ID/stories-by]
  • Video dell’utente
    [https://facebook.com/search/User ID/videos-of]
  • Commenti alle foto
    [https://facebook.com/search/User ID/photos-commented]

….etc, la lista delle ricerche possibili e’ molto lunga, basta fare una ricerca e troverete tutte le altre possibilita’.

Per concludere, non sottovalutate mai cio che state pubblicando, siatene sempre consci, poiche’ “una volta su Internet….una vita sul Web”, tenete sempre sott’occhio le vostre impostazioni sulle Privacy ed ogni nuova modifica del social network che state usando.

Good Luck !

Esiste una difesa efficace per l’OSINT?

Open Source-INTelligence

Open Source Intelligence

La Open Source INTelligence, acronimo OSINT (in italiano: “Intelligence delle fonti libere”), è l’attività di raccolta d’informazioni mediante la consultazione di fonti di pubblico accesso.

Cit.
“… OSINT is information that has been deliberately discovered, discriminated, distilled, and disseminated to a select audience, generally the commander and his/her immediate staff, in order to address a specific question. …”

Non ci fermeremo ad analizzare come funziona l’OSINT, per questo argomento ci sono decine di libri e centinaia di articoli che dettagliano le tante, tantissime tecniche (discipline) che compongono questa interessante metodologia.

Dunque la domanda e’ COME POSSIAMO DIFENDERCI?

Certamente il primo consiglio e’ quello di selezionare sempre con attenzione che cosa decidiamo “volontariamente” di condividere con il mondo, su quali social, con quali metodologie ed allo stesso tempo rimanere sempre aggiornati sui continui cambiamenti dei regolamenti dei social network a cui diamo con tanta gioia e facilita’ il controllo dei nostri ricordi, poiche’ alla fine e’ questo che ci muove, la “comodita’ ” di avere in un posto  foto/pensieri “momenti” unici che SPERIAMO rimarranno’ per sempre perche’ ci fidiamo che quei social rimarranno a lungo e si prenderanno cura delle “nostre cose”.

Andiamo avanti……come sopra indicato bisogna partire facendo un controllo attento, continuo ed accurato sulle Impostazioni Privacy del proprio utente nei vari Social Network;

Possiamo contare anche su una serie di servizi come HaveIBeenPwned, Google Alert, Talkwalk Alerts, Mention o MeltWater che permettono di avere sotto controllo la propria identità in rete.

In questo gia ricco arsenale possiamo introdurre un’ottimo sistema, il suo nome e’

OPERATIVE-FRAMEWORK

OF e’ un tool scritto in python che ci permette di fare cose davvero interessanti come, per esempio,

  • trovare domini registrati da una specifica mail
  • trovare attivita’ illecite  promosse da uno specifico utente
  • scoprire siti e-commerce truffaldini

….. e molte altre operazioni d’investigazione.

Il progetto e’ disponibile, in due versioni, su Github

  1. Operative Framework
  2. Operative Framework-HD

Le operazioni d’installazione e di configurazione sono ben descritte nelle pagine del progetto di Github, riportate sui link qui sopra. Una volta installati i pacchetti il loro uso e’ simile a quello di Metasploit, ad esempio con il comando “use” possiamo selezionare uno dei tanti moduli preinstallati:

$ use core/modules/email_to_domain

per poter vedere tutte le opzioni necessarie ad eseguire questa operazione bastera’ dare il seguente comando:

$ show_options

invece con il comando “set” possiamo configurare le variabili richieste per il funzionamento del modulo e “run” per lanciare il tutto.

Operative Framework

Operative Framework

Anche l’Operative Framework e’ solo una delle tante possibili armi nel bagaglio dell’OSINT, al punto che potremmo dedicare un’intera rivista elencando ogni singolo strumento a nostra disposizione, dunque con questo articolo ci stiamo soltanto limitando a dare uno sguardo a quei tool che sono fondamentali nella cassetta degli attrezzi di un’investigatore digitale.

Una raccolta di (quasi) tutti i tools disponibili in rete è data da https://osintframework.com, progetto a cui ogni giorno vengono aggiunti nuovi servizi.