Bitcoin un anno di studio


Parte 1 – Bitcoin è tanta roba

E’ passato più di 1 anno dall’ultimo articolo pubblicato sul Blog ed è stato un anno intenso lavorativamente ma ancor di più di studio. Mi sono voluto prendere il tempo necessario per studiare ed approfondire davvero l’argomento Blockchain/Bitcoin che necessitava di quel quid in più per poter arrivare ad avere una vera chiave di lettura sia sul come davvero funziona, addentrandomi davvero ad ogni parte che compone questa straordinaria macchina tecnologica, sia il capirne a fondo le idee rivoluzionarie in ambito sociale e finanziario che lo hanno ispirato, a partire dai movimenti #Chyperpunk degli anni 90.

Dunque in questo anno ho seguito alcuni corsi mirati, uno dei quali durato ben 8 mesi, che mi hanno pemesso di comprendere meglio i tanti, molti, aspetti non solo tecnologici che ruotano attorno a Bitcoin.

Questo perchè troppo spesso si pensa ad una tecnologia come un software o hardware da sviluppare, gestire, espandere etc….. mentre in questo specifico caso stiamo parlando di qualcosa che, oltre al suo già ampio bagaglio tecnologico (… vedi: Reti & Protocolli, Cybersecurity, Crittografia, Programmazione Smartcontract , NFT, A.I. etc…) necessità dello studio di tematiche quali:

  • Eco sostenibilità dell’era digitale
  • Etica nel digitale e fairness degli algoritmi
  • Teoria dei Giochi & Byzantine Fault Tollerance
  • Storia della Moneta e concetti di Finanza
  • Ecosistemi e DeFi
  • Regolamentazione giuridica
  • Privacy e Fiscalità

…… etc ! Dunque l’argomento è vasto e richiede di studiare molte materie non direttamente legate all’informatica.


Ora, prima di addentrarci nel lungo cammino di che cosa ho imparato sul funzionamento di #Bitcoin, proverò a fare un ripasso su ciò che credo sia importante capire di “che cosa è Bitcoin“.

Che cosa hai imparato da Bitcoin?

Se mi fossi fatto questa domanda prima di questa pausa di studio avrei iniziato sicuramente descrivendo come funziona, il mining, gli hash, le caratteristiche di sicurezza della crittografia etc…. ma non avrei quasi sicuramente parlato degli aspetti sociali e filosofici che sono alla base di questa rivoluzionaria strategia tecnologica per la quale l’aspetto tecnico è il motore per far funzionare gli aspetti economico-sociali che lo hanno ispirato.

Premessa

<<Bitcoin aiuta a superare l’ignoranza finanziaria>>, se ci riflettiamo possiamo un pò tutti confermare che, nell’arco degli studi elementari/medie/superiori vengono insegnate : scienze, matematica, chimica, fisica, storia etc…. ; ma quando viene insegnata l’economia-finanza ?? bisogna attendere l’Università se si decide di andare a seguire alcuni indirizzi specifici; dunque la maggioranza di noi ignora i termini della finanza o dell’economia spiccia, che vediamo come un’arte oscura e che deleghiamo alle banche ed ai politici, nulla di più SBAGLIATO e di deleterio per il nostro futuro.

Partiamo

Bitcoin come accennato poco sopra è figlio di molte discipline che si interconnettono, inoltre essendo una “cosa nuova” non è equiparabile a tecnologie precedenti, eviterò quindi di definirlo come molti fanno in giro per il web con vezzeggiativi quali: “oro digitale, internet del denaro” …etc.. dirò semplicemente che Bitcoin si basa essenzialmente su due importanti aspetti decentralizzazione e immutabilità.

Proviamo a guardare al Bitcoin come ad un contratto sociale automatizzato il cui software è solo un ingranaggio del puzzle, ma anche con la Banca facciamo un contratto di cui però non conosciamo le regole perchè con le istituzioni subentra un aspetto di “fiducia” che fa si che non si vada mai ad approfondire quali regolamenti gestiscono realmente i nostri soldi. Già i nostri soldi….. quanti di noi sanno che cosa dice l’articolo 1834 del Codice Civile ??? Beh questo articolo recita così :

[[ “Articolo 1834 Codice Civile
(R.D. 16 marzo 1942, n. 262)
[Aggiornato al 01/12/2021]
Depositi di danaro
Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria, alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi“. ]]


Quindi i soldi sono i tuoi fino a che non li depositi in banca o quando li ritiri in contante (chiedendo se cortesemente te li fanno prendere poichè anche sul ritiro cospicuo dei propri soldi esistono limitazioni di quantità), in tutte le altre fasi il tuo denaro non è tuo e la banca lo gestirà come meglio le farà comodo. SAPPILO !!”

Tenendo ben presente come negli ultimi tempi sia facile per un istituto bancario bloccare i conti dei propri clienti, con scuse tra le più disparate, possiamo far evolvere ed aggiornare quello che era il significato del “I NOSTRI SOLDI” ad un concetto aleatorio, in pratica sono in ostaggio della banca che potrebbe ridarceli come no, vedi i casi negli ultimi 2/3 anni accaduti a residenti in Italia di origine Russa o Iraniana, i cui conti correnti sono stati CHIUSI senza se e senza ma, che tradotto vuol dire che i tuoi soldi sono svaniti.

Tutto questo accade quindi per merito di regolamenti di cui ignoriamo l’esistenza e per quel finto concetto di sicurezza verso le istituzioni alle quali molto volentieri deleghiamo il da farsi:
<< “ma si ci penseranno loro, io mi fido, del resto non ho nulla da nascondere…“. >>
Questo con Bitcoin non può accadere perchè per gestire i tuoi fondi in Bitcoin devi studiare, capire, prenderti le tue responsabilità, imparare che non esiste il concetto di fiducia ma di verifica e solo a quel punto sarai pronto per amministrare i TUOI beni, perchè in questo paradigma i tuoi beni saranno davvero i tuoi, al punto che se non condividerai come gestirli con coloro di cui ti fidi (moglie, figli etc…) neppure loro potranno prendere possesso dei TUOI beni.
Ma come per tutte le cose belle c’è un prezzo da pagare, in questo caso “non si ammette ignoranza”. Certo puoi iniziare con il capire come funziona aprendoti un conto su uno dei tanti Exchange (Coinbase, Binance, Kraken…etc) ma poi bisogna diventare responsabili e fare quel passo in più che da la libertà di decidere per i propri averi senza interlocutori.

LA SCARSITA’

Il primo concetto da cui partiamo per descrivere i concetti base di Bitcoin è quello della “scarsità”; cos’è che da valore a Bitcoin?

“Solo due cose scarseggiano davvero: il tempo e i bitcoin”
by Saifedean Ammous (economist)
@saifedean

Il concetto di scarsità è conosciuto dall’uomo dall’origine dei tempi e in molte epoche diverse questo ruolo è stato ricoperto da svariati “asset” come il grano, il sale, le spezie etc….. la difficoltà nel reperire questi ed altri asset, la quantità recuperata e/o estratta (pensiamo ai raccolti o alla scoperta di nuove venature di materiali preziosi) rendeva il loro prezzo oscillante nel corto e medio tempo. Tra questi asset sicuramente due hanno accompagnato gli uomini fino ai giorni moderni, l’oro e l’argento e solo la separazione da questi asset, iniziata verso la fine del 1800 e conclusasi tra gli anni 60 e 70 del ‘900 ci hanno portati alla dipendenza forzosa verso le monete FIAT, ma della storia della moneta parleremo meglio nei prossimi articoli.

La produzione eccessiva di un asset, che sia esso una moneta o la scoperta di nuovi giacimenti di petrolio, non è necessariamente un bene, anzi comporta alcuni fenomeni distorsivi nell’ecconomia. Bitcoin, al contrario è un bene digitale scarso dal momento della sua creazione, destinato ad avere una produzione limitata e conosciuta nel tempo, 21 milioni, che lo renderà sempre più prezioso, più prezioso dell’oro stesso, con cui spesso viene comparato, perchè nel momento in cui venisse scoperto un nuovo giacimento di oro la sua scarsità diminuirebbe e di conseguenza il suo prezzo destinato a scendere e ad oscillare.

<< Esempio : 22 Giugno 2022 – “Nuovi e ricchi giacimenti minerari di oro sono stati trovati in Uganda. ll volume delle riserve è stimato in 31 milioni di tonnellate di minerale d’oro.”>>

Bitcoin è, ma soprattutto sarà, probabilmente lo strumento migliore per il trasferimento di valore senza confini, virtualmente resistente alla censura e alla confisca, così com’è una riserva  di valore autosufficiente, che consente agli individui di immagazzinare la loro ricchezza indipendentemente da banche e governi.

A questo punto giustamente qualcuno potrebbe osservare che comunque la si voglia raccontare anche Bitcoin risente dei mercati e dei cicli di inflazione, motivo per cui sale e scende di valore; è indubbiamente vero, ad oggi, ma credo che questa situazione cesserà di esistere molto presto, questo per il fatto che proprio la sua offerta strettamente limitata ai 21 mln ad un certo punto assesterà l’inflazione, non a caso oggi possiamo suddividere il mondo monetario in due filoni, quello inflazionistico, in cui il denaro viene stampato (e se digitale viene semplicemente creato al computer) arbitrariamente, e poi c’è Bitcoin, la cui offerta finale è fissa e facilmente verificabile per tutti, dunque non si possono fare giochini di bilancio e frodi per far apparire magicamente soldi che non c’erano, così come fanno tutte le banche centrali.

Dunque, SI, Bitcoin è ancora molto giovane e come conseguenza si porta ancora dietro un pò di “volatilità” per cui al momento risente di una capacità di immagazzinare valore in modo affidabile sulla base di ciò che conosciamo noi oggi, ossia il metodo di assegnazione del valore dei mercati di scambio azionari per cui ragionando ancora secondo le loro metriche si fa fatica a determinare il giusto prezzo di questa nuova moneta, sarà il paradigma di valore che cambierà man mano che il Bitcoin verrà conosciuto e capito.
Questi due mondi hanno di fondo un’enorme differenza sociale poichè il primo è politico e gestito dalla grande finanza e viene imposto con le guerre (pensate come nella storia dell’uomo siano state imposte molte monete, quelle degli imperi vincitori, per poi sparire per essere sostituiti dal nuovo potente di turno), l’altro può essere adottato da chiunque desidera farlo, senza nessuna barriera all’ingresso, nessuno a cui chiedere il permesso ed in cui la partecipazione è volontaria…… ecco questa è la grande bellezza di Bitcoin.

Perchè ho voluto sottolineare alcuni aspetti così negativi delle monete di uso comune, le monete Fiat ?, beh pochi ci pensano ma degli 8 miliardi di persone che siamo su questa Terra non tutti hanno accesso ad un conto corrente bancario, non tutti possono o riescono ad aprirlo ma tutti in un modo o nell’altro necessitano di soldi e devono poterli gestire, Bitcoin ed il meccanismo della Blockchain (ovviamente intendendo quella permissionless o originale, come preferite definirla) non pongono barriere di accesso al denaro ne condizionano l’uso tramite enti o persone terze che ne dettino le regole d’uso.

Ignoranza finanziaria

Poco fa abbiamo accennato a quanto spiccata sia l’ignoranza in ambito finanziario ed anche semplicemente dei termini economici, ma per poter comprendere un nuovo sistema monetario, bisogna prima familiarizzare con il vecchio.

Proviamo a fare un piccolo TEST – sapresti rispondere alle seguenti macro domande??

  • Come funziona il sistema bancario ?
  • Come funziona il mercato azionario ?
  • Che cosa sono le monete Fiat ?
  • Perchè esiste un debito così alto ? Perchè non si riesce a cancellarlo?
  • Quanto denaro può essere stampato? Chi lo decide?

PS: va sempre tenuto a mente che da quando non c’è più il Gold Standard (che spiegheremo meglio in un prossimo articolo) e sono state introdotte le monete Fiat, è comparso il concetto di soldi “stampabili” per cui chi detiene il potere di stampare può stamparne quanto ne vuole, di conseguenza i soldi che possono essere stampati verranno stampati questo perchè senza dei limiti oggettivi o fisici ci sarà sempre da parte dell’uomo la tentazione di approfittare di questo potere pur sapendo che troppi soldi in circolazione portano a più inflazione. Eppure mentre alcuni economisti sostengono che l’inflazione è una cosa positiva, altri sostengono che il denaro vero , non inflazionabile facilmente, come quello basato appunto sul Gold Standard, è essenziale per un sistema economico sano.
Bitcoin elimina la tentazione umana a stampare denaro e lo fa in un modo molto ingegnoso, infatti Satoshi (e/o chi per lui) era evidentemente ben consapevole dell’avidità per cui ha basato tutto il meccanismo di determinazione e gestione di Bitcoin sulla matematica.


Personalmente concordo con la seconda visione tenendo in considerazione che gli effetti negativi dell’inflazione (peggio ancora se associati anche ad una stagflazione) non sono immediatamente evidenti, infatti , a secondo del tasso di inflazione, il tempo che intercorre tra la causa e l’effetto può durare anche diversi anni, inoltre l’inflazione influisce in modo pesante su alcuni tipologie di persone, o gruppi sociali, rispetto che altri.
Un esempio di questa situazione la possiamo vedere oggi negli U.S.A. che dopo aver usato metodi come l’helicopter money (il Governo eroga soldi a fondo perduto tramite la banca centrale, direttamente nelle tasche dei cittadini e delle imprese) per sopperire alle perdite di lavoro e di chiusura di molte attività lavorative a causa dei Lock down, oggi come conseguenza di quel mix di situazioni e scelte, si ritrova con troppo denaro immesso direttamente nell’economia reale – aumentando così il totale della moneta in circolazione nell’economia senza una crescita parallela della produzione di beni o servizi, nel tentativo di evitare che i consumi ed i prezzi aumentino in modo improvviso nell’immediato, cercando di non far fermare di colpo l’economia (recessione). Tutto questo però genera nel tempo nuovi livelli sempre crescenti di inflazione che faranno aumentare tutti i costi dei beni e dei servizi annessi e, nei casi peggiori, come quelli che stiamo vivendo in questo periodo storico, possono portare alla STAGFLAZIONE ossia ad un tipo di ciclo economico dettato da due fenomeni concomitanti di stagnazione (recessione) e d’inflazione.

Come si capisce dall’evolversi di questo primo articolo a tema Bitcoin, l’argomento è davvero ampio, dunque prima di chiudere questo primo articolo ci tengo ad inserire un concetto bancario molto importante e che determina alcuni degli aspetti negativi ai quali cerchiamo delle risposte, non facili da trovare in particolare fino a quando non ci si addentra volontariamente nello studio della materia economico-finanziaria.

La Riserva frazionaria bancaria

L’economia, la Finanza e lo stesso Denaro non sono argomenti banali da trattare, soprattutto al giorno d’oggi e, tra le cose meno banali da capire e valutare c’è certamente il processo di creazione della moneta all’interno del nostro sistema bancario. Attenzione però non voglio dire che gli argomenti siano difficili, cosa che innesca la reazione del “non ci capisco nulla, facciano loro, io mi fido…” ma è il sistema che lo trasforma in apparentemente complesso, nascondendo i concetti dietro a strati di gergo tecnico e ad inglesismi al solo scopo di confondere e creare una barriera verso la gente. E’ chiaro che se parlando di moneta e sistema bancario iniziassi a colorire le frasi con termini come “quantitative easing, Loan, investment found, Yeld, Bail-Out & Bail-In” … etc, diventerebbe subito palese che il comune cittadino non può che rimane confuso finendo spesso col decidere di non voler approfondire un qualcosa che invece lo toccherà direttamente nelle tasche.

Purtroppo da qui si innesca un meccanismo di protezione delle persone che finiscono persino con il coniare modi di dire come: “avere soldi è peggio che non averli” ; ovviamente questa “battuta” è assolutamente infondata e basata unicamente sulla pigrizia nel doversi informare, almeno minimamente, su come andrebbe gestito il proprio denaro, ed invece si preferisce DELEGARE , deleghiamo alla banca, deleghiamo al notaio, all’avvocato, al commercialista, al dottore …… insomma a chiunque si prenda lo sbattimento di studiare ciò che noi non abbiamo voglia di comprendere.

WTF ?!

Torniamo al tema per spiegare il quale vorrei citare un’intervento fatto dall’Euro parlamentare inglese Godfrey Bloom, il quale dichiarò che :

“Tutte le banche sono in bancarotta. Banca Santander, Deutsche Bank, Royal Bank of Scotland… sono tutte al verde! E perché sono al verde? Non è un atto divino. Non è una specie di tsunami. Sono al verde perché noi abbiamo un sistema chiamato “banca a riserva frazionaria”, il che significa che le banche possono prestare denaro che in realtà non hanno! È uno scandalo criminale che va avanti da troppo tempo […] La stampa artificiale di denaro è tale per cui, se una persona comune lo facesse, andrebbe in prigione per molto tempo […] e fino a quando non iniziamo a mandare i banchieri — e includo banchieri centrali e i politici — in prigione per questo, l’oltraggio continuerà.“

Per sintetizzare questo concetto potremo dire che la riserva frazionaria altro non è che un metodo attraverso cui le banche creano denaro, ex novo, praticamente dal nulla attraverso un semplice click su un computer.

Se per esempio i correntisti di una stessa filiale bancaria, provassero tutti insieme ad andare allo sportello della banca a richiedere il loro denaro depositato, sapete cosa accadrebbe? l’impiegato allo sportello sarebbe costretto a comunicar loro che i soldi non attualmente sono disponibili e di ritornare dopo qualche giorno ma su invito della banca.

Il motivo? I vostri soldi in quella banca NON ESISTONO fisicamente.

La riserva frazionaria rende possibile alle banche svolgere legalmente un’attività criminale molto profittevole, rendendo così il sistema economico strutturalmente instabile e cioè necessariamente esposto a cicli economici di boom e crisi.

Godfrey Bloom – intervento all’Europarlamento – “La riserva frazionaria è il cuore del problema”

Dunque volendo ulteriormente fissare il concetto principale esposto anche nel video possiamo ribadire che:
le banche possono prestare denaro che loro in realtà non posseggono

Ed in effetti, grazie alla riserva frazionaria bancaria, una banca ha l’obbligo di detenere solo una piccola frazione (di solito intorno al 10%) di ogni dollaro/euro che ottiene dai depositi dei correntisti. Dunque che cosa fanno le banche con il resto dei soldi? che cosa succede a quel 90% (o più) che possono utilizzare a loro piacere? Beh lo prestano a copertura di altri investimenti, speculano su titoli azionari, li investono in altri asset, vedi la crisi dei mutui Subprime americani del 2008, ossia prestiti ad alto rischio finanziario erogati dagli istituti di credito in favore di clienti a forte rischio debitorio (insolvenza), dunque facenti parte di un fenomeno tipico di eccessiva speculazione finanziaria.

Conclusione

Nella speranza di essere stato in grado di farvi capire quale straordinario mondo ruota ai mille aspetti toccati da Bitcoin, nel prossimo articolo affronteremo tra gli altri argomenti le differenze sulle tematiche finanziarie tra economisti keynesiani e la scuola austriaca.