Negli ultimi anni tutti noi siamo stati coinvolti, chi piu’ chi meno, dall’invasione dei social network, insieme ai social network ha spopolato un “carattere speciale”: il # (cancelletto).
Questo simbolo, che d’ora in poi chiameremo tag, è comparso per la prima volta sulla chat “Internet Realy Chat” allo scopo di etichettare gruppi ed argomenti, ma la sua popolarità è legata sicuramente in modo molto piu’ forte alla nascita di Twitter, che li ha usati fin da subito come modo per contrassegnare le parole chiave, raggruppare i messaggi (tweet) e indicizzare i contenuti in modo semplice. Facebook invece solo dal 2013 ne ha deciso finalmente l’introduzione.
L’hashtag è una funzionalità semplice, tanto semplice quanto difficile da utilizare in modo corretto, insomma non è pane per tutti, però conoscerlo meglio aiuta ad utilizzarlo meglio, soprattutto se lo si usa per descrivere parole chiave o topic in un Tweet ed il suo intento principale è quello di categorizzarle/i ed aiutare a mostrarle/i nel motore di ricerca di Twitter.
Ad esempio, se su Facebook si scrive un aggiornamento di stato con dentro#NuovoHashtag, il post finirà all’interno di un feed dedicato, consultabile da chiunque all’indirizzo : https://www.facebook.com/hashtag/NuovoHashtag.
COSA COMPORTANO GLI HASHTAG
Prima di iniziare ad usare gli hashtag è bene essere a conoscenza di alcune implicazioni che il loro uso comporta:
- – su Twitter se si usa un hashtag in un account pubblico, chiunque compia una ricerca per l’hashtag appena inserito potrà trovare il post nel quale è contenuto;
- – una volta che un hashtag è stato inserito non può più essere rimosso o controllato e quindi può trasformarsi in un successo, ma anche in un colossale flop;
- – su Facebook cliccando su un hashtag è possibile visualizzare solo il post dei propri amici o di chi ha impostato un livello di privacy pubblico. Quindi chi vuole essere rintracciato deve pubblicare un hashtag in un messaggio pubblico;
- – su Facebook gli hashtag sono cliccabili anche se sono stati pubblicati tramite un altro servizio (Es. Instagram, Twitter).
PERCHE’ USARE GLI HASHTAG
Gli hashtag si usano principalmente per seguire o tracciare un evento oppure per incrementare la propria popolarità. Oppure è possibile usare gli hashtag su Facebook per visualizzare tutti i post che sono attinenti o legati ad un argomento, infatti Facebook trasforma automaticamente i tag in link.
Con un click è possibile visualizzare una lista di post di altre persone in cui il tag è contenuto (differenza di Facebook rispetto a Twitter).
COME USARE HASHTAG
Non esistono delle regole precise per usare gli hashtag, ma solo dei piccoli accorgimenti che ne permettono un uso efficace e che potrebbero renderli molto seguiti se non addirittura virali.
La prima cosa da fare è essere molto specifici e attinenti: se si vuole esprimere la propria opinione su un argomento pubblico l’hashtag deve essere il più correlato possibile all’argomento stesso.
Se, ad esempio, si vuole parlare di Beppe Grillo molto semplicemente si può utilizzare l’hashtag #beppegrillo oppure #grillo e così via.
Una cosa sicuramente da non fare è quella di non “farsi prendere la mano” e inserire troppi hashtag tutti insieme: il numero consigliato è compreso tra uno e tre. Più si è stringati più si risulta chiari e specifici.
Per essere ulteriormente sicuri del successo del proprio post è meglio usare hashtag già affermati piuttosto che cercare di inventarne uno nuovo (no ai neologismi).
L’hashtag non deve essere usato solo perché di moda, ma sarebbe l’ideale se fosse inserito in un contesto, buona norma sarebbe includerlo in una frase che ne chiarisca l’utilizzo, in modo da avere una comunicazione migliore: NO: #biscottoallacannella, SI: Sto mangiando un #biscottoallacannella in macchina.