TestDisk e le partizioni

Usare TestDisk capendo cosa sono le partizioni

Per poter usare con successo TestDisk occorre capire prima come sono organizzate le partizioni ed i dischi. Una tabella delle partizioni contiene quattro slot di 16 byte l’uno, che limitano ad un numero di 4 le partizioni “primarie” che possiamo creare su di un hard-disk. Di regola una di queste 4 partizioni viene quindi creata come “estesa”  poiche’ in questo modo al suo interno potremo creare altre di tipo “logiche”. Per esempio potremo aver creato 3 partizioni primarie (sda1, sda2, sda3) ed una quarta in modalita’ estesa, che contiene al suo interno diverse altre partizioni logiche (sda5, sda6…).

A volte potra’ capitare che TestDisk non riesca a dettagliare correttamente la posizione di una determinata partizione, a quel punto dovrete trovare voi quella corretta e dovrete anche capire se si tratta di logica o primaria, tenendo presente che , ad esempio, la prima partizione primaria, in genere, inizia al cilindro 0,  testina 1, settore 1 …..ecc….

Sarebbe sempre buona norma dopo ogni installazione farsi una copia 
delle partizioni del/dei disco, con un fdisk -l
in modo tale da avere in caso di emergenza un'immagine chiara delle 
partizioni presenti sulla nostra macchina.

Per esempio:

/dev/sdb1 * 2048 952197119 476097536 83 Linux
/dev/sdb2 952199168 976771055 12285944 82 Linux swap / Solaris

/dev/sdc1 2048 304203775 152100864 83 Linux
/dev/sdc2 304205822 312580095 4187137 5 Esteso
/dev/sdc5 304205824 312580095 4187136 82 Linux swap / Solaris

 

TESTDISK : probabilmente il miglior tool in circolazione per sistemare le tabelle delle partizioni e permettere, ai dischi che non riescono piu’ ad effettuare il boot, di tornare in servizio. L’uso di testdisk e’ simile a quello di photorec, ad esempio una volta avviato vi chiedera’ di creare un file di log (che puo’ tornare sempre utile per successive ed eventuali analisi qualora l’operazione di recovery dovesse fallire) dopo di che mostrera’ tutti i dischi collegati al computer. Dopo che avrete selezionato il disco in cui e’ “sparita” la vostra partizione vi chiedera’ di selezionare la tipologia, per esempio Mac, Intel, Sun e cosi’ via, subito dopo verranno mostrate tutte le opzioni di recovery disponibili. Consiglio di selezionare quella di default Analyse, che legge la struttura delle partizioni e cerca quelle disperse. Alla fine della ricerca verra’ visualizzata la struttura delle partizioni corrente (da qui in avanti aver avuto l’immagine delle partizioni subito dopo aver effettuato l’installazione avrebbe sicuramente facilitato tutti i prossimi passaggi). Ora potrete selezionare l’opzione Quick Search per chiedere a testdisk di ricercare le partizioni cancellate. In base all’eta’ del disco, testdisk visualizzera’ un diverso numero di partizioni, per poter capire quale’ quella corretta da recuperare guardate le Label delle partizioni mostrate alla fine di ogni voce, tra le parentesi quadre. Se questo non dovesse essere del tutto d’aiuto potrete provare, premendo il taso P su di una partizione, a leggere l’elenco dei file che testdisk ha trovato in essa. Quando avrete trovato la partizione che v’interessa converra’ copiarne i dati, giusto nel caso in cui testdisk fallisca la sua operazione di recupero, per poter fare cio’ premete nuovamente il tasto P e successivamente , con il tasto , selezionate tutti i file. A questo punto premete il tasto C per effettuare la copia cosi’ che il wizard possa chiedervi dove volete salvarli. Terminata la copia premete il tasto q per tornare all’elenco delle partizioni, ora premete il tasto E per continuare nelle operazioni di ripristino, in questo modo testdisk mostrera’ nuovamente la struttura delle partizioni, questa volta aggiungendo quella scomparsa, ora si potra’ selezionare con il tasto W l’opzione di ‘write’ per salvare la tabella delle partizioni cosi recuperata sul disco ed uscire dal programma.

* Leggi anche ( ” ripristinare file cancellati ” )

One thought on “TestDisk e le partizioni

  1. Pingback: Sfdisk salvare le partizioni | Tutti per Linux

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