L’ASSIOMA


Un assioma è una proposizione o un principio che è assunto come vero perché ritenuto evidente o perché fornisce il punto di partenza di un quadro teorico di riferimento. L’insieme degli assiomi costituiscono il fondamento, il punto di partenza, di ogni teoria deduttiva.

Il nostro Assioma è che “Bitcoin è la tecnologia più recente in grado di assolvere alla funzione di denaro: un’invenzione resa possibile dalle tecnologie dell’era digitale per risolvere un problema che persiste fin dalla comparsa dell’uomo, ossia: COME TRASMETTERE VALORE ECONOMICO NEL TEMPO E NELLO SPAZIO ”.

Introdotto il significato del nostro assioma cerchiamo di far avanzare il concetto di base con cui la maggior parte delle persone si avvicina a Bitcoin, ossia il concetto per cui Bitcoin è da ritenersi un bene rifugio. Ma il suo uso al momento è fortemente rallentato, se pensiamo ai volumi dell’economia reale, quella diciamo così di tutti i giorni; in primis perchè per arrivare ad usare Bitcoin bisogna comprendere molte cose inerenti il Denaro e l’economia, che la maggior parte di noi non ha mai preso in esame per quella umana fiducia/pigrizia che ci porta a “fidarci” di chi gestisce le cose per Noi, perchè altrimenti se non ci fidassimo dovremmo studiare come funzionano le cose, quali regole e leggi ci sono dietro, come gestire i nostri soldi e molto altro ancora…; oppure si può continuare sulla falsa traccia di : meglio far finta di nulla e continuare come fanno tutti: “se lo fanno tutti vorrà dire che va bene così!”. L’altro ostacolo è dovuto alla difficoltà nello spendere i propri Bitcoin in usi comuni, fare la spesa, comprare un maglione su Amazon etc.. etc..

Forse oggi tutta questa difficoltà per ciò che riguarda il COME SPENDERE è finita, già perchè grazie all’ottimo lavoro di molti sviluppatori, e nel caso di questo articolo voglio parlare del lavoro di Massimo Musumeci e del suo Team, i problemi di come spendere i propri Bitcoin/Sats è finito.


PS: per chi è nuovo e non lo sa i Sats, o SATOSHI, sono la più piccola unità di conto di ogni bitcoin, e sono il mezzo che permette a questa criptovaluta digitale una flessibilità di pagamento senza pari. Così come un euro è divisibile in 100 centesimi, un bitcoin è divisibile in 100,000,000 di “centesimi” chiamati satoshi. Consentendo di riflettere i saldi fino a otto cifre decimali. Pertanto, la frazione minima di un bitcoin sarebbe 0,00000001. 

Card fisiche e VISA virtuali

La prima Card che ci viene in aiuto è stata presentata ai primi di Ottobre e testata durante il Lugano PlanB; questa soluzione tecnologica è a tutti gli effetti una carta elettronica, come una comuna carta bancomat che tutti possediamo e teniamo nel portafogli, le caratteristiche tecniche sono che la SatsMobi è una Card Lightning(Network) con tecnologia NFC che permette quindi pagamenti contactless tramite tutti quei POS che supportano i pagamenti NFC su reti Bitcoin; device hardware che ormai si possono acquistare online e che permettono quindi non solo a chi deve pagare ma soprattutto agli esercenti che si vogliono rendere più liberi nella gestione dei pagamenti di aggiungere un semplice device di tipologia bitcoinPOS.

Dunque il progetto SatsMobi con la sua NFC Card Lightning ci permette di fare parecchie cose interessanti: Pagare contactless dove Lightning è accettato, gestire crediti e transazioni via Telegram, grazie al @SatsMobiBot, e via Zeus Wallet, fare refill del credito tramite Lightning address, tipo: <vostro username>@sats.mobi e molto altro ancora.

La seconda delle novità, che probabilmente è ancor meglio della SatsMobi Card e che vi permetterà di rendervi liberi di spendere come e dove vorrete è il progetto: “Virtual Visa Gift Card”. 

Ma qual’è stato il ragionamento sottostante che ha portato alla realizzazione di questa fantastica soluzione tecnologica?

Beh, dopo aver creato le Sats Mobi Card, è sorta conseguentemente la necessità di capire come fosse possibile usare i Sats per poter andare a pagare anche là dove i Sats non sono ancora accettati, fornendo al tempo stesso agli utenti un servizio che rimanesse Privacy Compliance rimanendo non KYC. Questo perchè si potrebbe decidere di voler comprare qualcosa online o comprare qualcosa fisicamente usando una card che sia accettata sul circuito Visa, ma che ci permetta di comprare usando i nostri Sats Lighting Network. Per rispondere a queste esigenze hanno realizzato queste Visa Gift Card; sono carte virtuali, quindi non sono carte fisiche, non vi arriverà a casa la carta di plastica, ma essendo virtuali, possono essere inserite dentro sistemi di pagamento come GooglePay o ApplePay, permettendo così anche pagamenti fisici presso negozi e/o gestori che accettano normali pagamenti contactless, inoltre possono essere caricate sul proprio account Amazon oppure su quello PayPal. 

Come accennato prima, essendo Privacy Compliance, non viene richiesta nessuna autenticazione particolare, viene richiesta solamente la mail che serve per ricevere i codici della carta da inserire nei sistemi di pagamento di cui sopra e per ricevere le notifiche varie dei pagamenti/invoice effettuati. Potete utilizzare anche una mail che non sia la vostra principale, anche temporanea, purchè siate in grado di leggere i messaggi che riceverete durante il periodo d’uso.

Queste carte non sono carte che si ricaricano, al momento (essendo appena uscite ed in fase di test) i tagli disponibili sono di 100€ oppure 250€ di controvalore, e quando finite il credito la carta non è più utilizzabile e bisogna acquistarne una nuova.

Qualcuno si starà chiedendo: “ma cosa succede se sulla carta mi rimangono dei piccoli resti?” Beh,alla fine, se vi rimangono per esempio 2, 3, 5, 8 euro, la cosa più semplice che potete fare è quella di caricare questo credito su Amazon senza nessun problema. Infatti su Amazon vi basterà importare una nuova card, fare ricarica del credito ed il gioco è fatto.

Per tutte le altre Info o domande, vi consiglio di seguire i canali di divulgazione di Massimo Musumeci del quale vi lascio qui sotto il link che contiene tutti i suoi URL:

https://linktr.ee/massimomusumeci

Proxmox Virtual Environment

 

 

logo_proxmoxProxmox VE è un software open source, ottimizzato per le prestazioni e l’usabilità a cui viene aggiunta´ anche la massima flessibilità, grazie alla possibilita` di utilizzo di ben due tecnologie di virtualizzazione – KVM (per la Full Virtualization) e OpenVZ (per la Paravirtualization).

Proxmox VE si basa su Debian 5 e non necessita di particolari prerequisiti software. Dal punto di vista hardware richiede i 64 Bit e c’è una ampia lista di hardware ufficialmente supportato.

Con Proxmox VE possiamo migrare phisical machine (PM) su virtual machine (VM) oppure VM su altre VM, possiamo inoltre aggiungere degli storage e gestire il backup delle macchine virtuali. Il Cluster di Proxmox VE ci permette anche di migrare VM tra nodi e di amministrare da un’unica console centrale i vari nodi e, le VM distribuite nei vari nodi.

New Virtual Environment 3.3

Il 15 Settembre 2014 Proxmox Server Solutions ha annunciato l’uscita  della versione 3.3 di Proxmox Virtual Environment (VE).
Questa versione e` molto interessante poiche’ aggiunge diverse novita’ , in particolare questa versione ha come focus la sicurezza dell’infrastruttura virtuale, e introduce tra le altre cose il Proxmox Ve Firewall e la doppia autenticazione (two-factor authentication).
E’ stata  implementata inoltre una console in HTML5, un plug-in per lo storage ZFS e un’interfaccia ottimizzata per l’utilizzo con il mobile, ovvero la Mobile touch interface.

Ma vediamo nel dettaglio in cosa consistono le principali novità:

Proxmox VE Firewall
E’ stato progettato per proteggere l’ infrastruttura IT, ed è completamente integrato nell’interfaccia web, permettendo cosi’ all’utente di creare regole per gli host, i cluster e le singole macchine virtuali e containers.  Per semplificare la gestione sono state introdotte macro, security groups, settaggi per IP e aliases.
La configurazione del firewall viene salvata a livello di cluster e le regole sono valide e applicate per tutti i nodi che compongono il cluster, permettendo l’isolamento completo  delle singole macchine virtuali.
Questo fa si che, al contrario delle soluzioni firewall centralizzate, Proxmox VE Firewall è un po’ piu’ dispendioso in termini di banda ma evita allo stesso tempo i single point of failure.

Two-factor authentication
Questa nuova feature aggiunge un’ ulteriore livello di sicurezza, introducendo una seconda fase di autenticazione per l’accesso all’interfaccia web amministrativa di Proxmox VE.
In aggiunta all’ inserimento del classico nome utente / password, viene utilizzata una one-time password (OTP) che sarà richiesta per ogni nuova sessione di login. Una volta generata rimarrà valida per 30 min (valore di default, modificabile a piacimento).

HTML5 Console 
E’ la nuova console di default di Proxmox VE, multi piattaforma (Windows/Linux/Osx), utilizzabile anche su piattaforme mobile e, sostituisce l’installazione del plug-in Java e dello Spice viewer.

Proxmox
VE mobile

E’ una interfaccia touch progettata specificamente per l’uso su dispositivi mobili (cellulari e tablet). E ‘ un app realizzata in HTML5 (sviluppato con Sencha touch) e funziona su qualsiasi cellulare con un browser moderno.
Comprende molte funzionalità necessarie all’amministratore per la gestione da remoto dell’infrastruttura virtuale, compresa la console SPICE (Software per la gestione della connessione alla console della macchina virtuale), ma non è sostitutiva dell
a full admin console stessa.
Proxmox VE Mobile supporta anche la two-factor authentication con Yubykey con protocollo NFC.
Nota : per tutti coloro che fossero gia in possesso della versione 3.2 l’upgrade alla 3.3 si effettua con due semplici comandi :
NB : ( prima di aggiornare un host spegnere o migare tutte le vm/containers)

~root # apt-get update
~root # apt-get dist-upgrade

 

Se l’articolo ha stuzzicato la vostra curiosita’ e volete saperne ancora di piu’ potete visionare questo Video che illustra tutte le novita’ di cui sopra:

Proxmox VE Video