Ora siamo i felici possessori di una o piu’ immagini su cui abbiamo salvato i nostri preziosi files ma cosa fare adesso per poterli riutilizzare ???
La prima cosa da fare e’ quella di montare l’immagine su di un’altro PC Linux oppure tramite l’uso della LiveCD rimanere sul PC da cui abbiamo generato il tutto e montare l’immagine su di un supporto esterno (disco, chiavetta ecc..) su cui spostare man mano i dati recuperati. Quest’operazione si puo’ facilmente effettuare tramite il comando :
sudo mount -o loop /media/drive-di-backup/sdd1.image /media/recovery
Ora possiamo dare un’occhiata dentro /media/recovery dentro cui dovreste poter vedere tutti i dati precedentemente salvati ed esportarli/copiarli su di un nuovo supporto o PC. Se invece il comando precedente non dovesse aver dato i suoi frutti bisognera’ passare alle maniere piu’ forti chiamando in causa dei tool piu’ specifici come Foremost e Scalpel. Entrambi sono delle utility che, e’ il caso di dire, “vanno a caccia dei files” utilizzando vari formati di header e footer . Foremost e’ il piu’ semplice dei due da usare ma spesso e’ anche il meno efficiente :
sudo foremost -t all -i /media/drive-di-backup/sdd1.image -v -o rescued-file
in pratica le opzioni utilizzate sono le seguenti : -t all = vogliamo tutti i tipi di files ( nel caso volessimo recuperare soltanto alcuni formati potremo modificare questa opzione nel seguente modo : -t jpg,png,tiff ) ; -i <immagine.image> = la nostra immagine di backup ; -v = verbose mode (per vedere cosa viene fatto) ; -o rescued-file = nome della cartella che foremost creera’ per metterci tutti i files che riuscira’ a recuperare. Sul manuale di foremost dichiarano che in caso di filesystem di tipo ext2 bisognera’ aggiungere l’opzione -d.
Se foremost non dovesse aver soddisfatto le vostre aspettative possiamo far scendere in campo Scalpel il quale pero’ prima di essere utilizzato ha bisogno di alcune modifiche nel suo file di configurazione [ /etc/scalpel/scalpel.conf ] all’interno del quale andranno decommentati tutti i formati di file che vogliamo far recuperare. Una volta terminata questa fase preparatoria potremo utilizzare scalpel nel seguente modo :
sudo scalpel /media/drive-di-backup/sdd1.image -o rescued-file
** Leggi anche ( ” copia bit a bit ” )