Rsync e la sincronizzazione dei contenuti Web

rsync aggiornamento web

Rsync aggiornamento Web

Supponiamo che ci tocchi gestire in produzione un numero X di frontend Web dietro un bilanciatore e che quindi, ad ogni nuova release, si renda necessario caricare i contenuti su ciascuno di essi (rendendo la vita difficile agli sviluppatori).

Certo il mercato e’ ricco di software di Configuration Manager, ma in questo caso ho deciso di usare come esempio l’automazione mediante l’uso di rsync, del resto non serve una Ferrari per fare la spesa. In pratica, i contenuti Web verranno caricati manualmente su un’unico frontend (che servirà da server) mentre le altre macchine fungeranno da client (ovvero aggiorneranno i loro contenuti ogni X minuti consultando direttamente la macchina server).

Configurazione della macchina server

Tale attività si articola in due fasi: la prima consiste nell’installazione e nella corretta configurazione del demone xinetd (evoluzione del celebre inetd), mentre la seconda riguarda solo ed esclusivamente rsync.

Procediamo dunque con l’installazione di xinetd:

[root@server ~]# yum install xinetd

ed impostiamo l’avvio automatico del demone in questione per i diversi runlevel:

[root@server ~]# chkconfig --levels 2345 xinetd on

Posizioniamoci nella dir /etc/xinetd.d ed apriamo in scrittura il file rsync, sostituendo la direttiva:

disable = yes

con

disable = no

In definitiva, il suddetto file, dovrà avere il seguente contenuto:

service rsync
{
        disable = no
        flags           = IPv6
        socket_type     = stream
        wait            = no
        user            = root
        server          = /usr/bin/rsync
        server_args     = --daemon
        log_on_failure  += USERID
}

Passiamo ora al secondo step relativo alla configurazione della macchina server, ovvero la creazione del file rsyncd.conf nella directory /etc:

[root@server ~]# touch /etc/rsyncd.conf

All’interno del suddetto file creeremo dei moduli ad-hoc contenenti tutte le direttive necessarie per la sincronizzazione dei contenuti tra server e client, ad esempio:

log file = /var/log/rsyncd.log
pid file = /var/run/rsyncd.pid
lock file = /var/run/rsync.lock
[images]
   path = /var/www/html/images
   uid = root
   gid = root
   read only = no
   list = yes
   host allow = 10.11.12.0/24

Salviamo il file ed avviamo xinetd:

[root@server ~]# service xinetd start

Configurazione delle macchine client

Tale configurazione consiste esclusivamente nella creazione di una entry crontab del tipo:

*/1 * * * *  root rsync -agruv root@10.11.12.1::images /var/www/html/images/

ovvero ogni minuto viene contattato il server (10.11.12.1, modulo images che punta a/var/www/html/images/) e viene sincronizzato il contenuto della Dir del client /var/www/html/images/.

Bene, l’aggiornamento e’ servito!

#RsyncSincronizzazione#AmbientiWeb

Rsnapshot Backup a riga di comando

Rsnapshot Backup a riga di comando

Rsnapshot Backup a riga di comando

#Rsnapshot Backup incrementali a riga di comando
rsnapshot e’ un utile software per effettuare backup incrementali, grazie all’utilizzo di rsync ed il tutto da riga di comando.

RSNAPSHOT
I software in commercio, in grado di effettuare backup incrementali del nostro sistema operativo oppure delle nostre directory preferite, sono molti e vari. Ad esempio per effettuare backup incrementali su Linux possiamo utilizzare Back In Time, Kup, Duplicati, TimeShift ecc. Per gli utemti che utilizzano Server Linux ma che preferiscono operare da terminale esiste rsnapshot, progetto open source che ci consente di effettuare backup incrementali grazie al tool rsync.

Attraverso rsnapshot possiamo effettuare backup incrementali di filesystem locali e remoti con numerose ed utili funzionalità.

Installare rsnapshot in Debian/Ubuntu e derivate è semplicissimo basta digitare da terminale:

sudo apt-get install rsnapshot

una volta installato dovremo operare sul file di configurazione in /etc/rsnapshot.conf
Configurazione

Per configurare rsnapshot è necessario aprire il file /etc/rsnapshot.conf con un editor di testo con i privilegi di amministrazione.

Ogni riga del file di configurazione dovrà contenere elementi separati dal carattere Tab e non dovrà contenere spazi. Non è quindi consigliabile fare il copia ed incolla delle seguenti istruzioni:

La seguente direttiva specifica la cartella di destinazione dei backup:

rsnapshot_root   /media/backup/
no_create_root 1

Si supponga di effettuare il backup tutti i giorni e di voler conservare le seguenti copie:

backup giornaliero dei 7 giorni precedenti;
backup settimanale delle 4 settimane precedenti;
backup mensile dei 6 mesi precedenti.

Le direttive di configurazione specifiche per una tale pianificazione sono le seguenti:

interval daily 7
interval weekly 4
interval monthly 6

Ora occorre definire le cartelle in cui fare i backup. Supponendo di voler conservare i file contenuti nelle cartelle /home /etc e /usr/local, nella cartella backup, aggiungere le seguenti istruzioni:

### BACKUP POINTS / SCRIPTS ###
backup /home/ snapshot/
backup /etc/  snapshot/
backup /usr/local/ snapshot/

Se invece si intende fare il backup di porzioni di file system di un sistema remoto, è possibile utilizzare il protocollo ssh, come nel seguente esempio:

backup root@example.com:/home/ snapshot/example.com/

Inoltre è possibile aggiungere direttive per l’inclusione e l’esclusione di file mediante il pattern matching così come specificato nella pagina di manuale di rsync. Suppondendo di voler escludere tutti i file .mp3 dal backup è sufficiente aggiungere la seguente direttiva:
exclude *.mp3
Infine, è possibile testare il file di configurazione digitando il seguente comando in una finestra del terminale:

sudo rsnapshot configtest
# Syntax OK

Automatizzare il backup
È possibile effettuare il backup di vari servizi mediante degli script controllati da rsnapshot.

Supponendo di voler effetttuare il backup di un database MySql, si realizzi uno script, da inserire in un nuovo file (es. /root/scripts/backupmysql.sh), simile al seguente:

mysqldump nomedatabase --user=root --password=passworddiroot > dump.sql

Dopo aver impostato il nome del database in «nomedatabse» e dopo aver impostato le opzioni «user» e «password» con il nome utente desiderato e la relativa password, è possibile richiamare lo script a partire dal file di configurazione sopra citato con un’istruzione simile alla seguente:

backup_script /root/scripts/backupmysql.sh snapshot/mysql/

rsnapshot lancerà lo script e sposterà nella cartella snapshot/mysql/ tutti i file di output prodotti nella cartella corrente.

Avvio del programma

rsnapshot deve essere avviato specificando il tipo di backup che si intende utilizzare. Questo corrisponde ad una delle direttive «interval» sopra descritte.

Per avviare il tipo di backup desiderato digitare il relativo comando in una finestra di terminale:

  • backup giornaliero:

    sudo rsnapshot daily
  • backup settimanale:
    sudo rsnapshot weekly
  • backup mensile:
    sudo rsnapshot monthly

     

*Aggiungendo l’opzione -t al comando è possibile verificarne il corretto funzionamento. Quello che segue è un esempio:

test :

# sudo rsnapshot -t hourly
echo 24319 > /var/run/rsnapshot.pid 
mkdir -m 0755 -p /media/backup/hourly.0/ 
/usr/bin/rsync -a --delete --numeric-ids --relative --delete-excluded \
 /home/user/Immagini /media/backup/hourly.0/snapshot/ 
touch /media/backup/hourly.0/

Per maggiori informazioni su rsnapshot consiglio di consultare il Wiki ufficiale di Ubuntu.