Sneaky Phishing rompe la doppia autenticazione SMS

Sneaky Phishing vs 2FA

I ricercatori del Certfa Lab hanno individuato una campagna di sneaky phishing,  che potremmo tradurre genericamente come il phishing “subdolo”, che e’ in grado di compromettere i sistemi di protezione di accesso ai servizi on-line basati sulla doppia autenticazione con SMS.

Come abbiamo gia descritto in un recente articolo, anche i migliori sistemi di autenticazione online , tramite il 2FA, ossia il sistema di autenticazione a doppio fattore, soprattutto quello per cui interagiamo con il servizio a cui vogliamo collegarci tramite il doppio uso di Login+SMS codice, e’ ormai a rischio, motivo per cui sono nate le chiavette come la Yubikey o, piu’ recentemente, la Titan Security Key di Google.

Ma oggi purtroppo nuovi pericoli affliggono la gestione di accesso tramite SMS, infatti sono arrivate nuove tipologie di attacco informatico che possono invalidare il livello di sicurezza di questo sistema.

Oggi parleremo della truffa chiamata “Sneaky phishing”. Prima di questo nuovo attacco informatico, l’autenticazione a due fattori (two-factor authentication) era considerata il sistema di protezione più sicuro per proteggere i propri account, soprattutto quelli per l’accesso ai servizi di home banking, e proprio l’autenticazione basata su SMS negli ultimi tempi è stata colpita da vari attacchi “man-in-the-middle” e “man-in-the-browser”, nonché da frodi nello scambio di SIM di famosi provider di telefonia mobile.

L’attacco Sneaky phishing è stato creato attorno alla vecchia idea di inviare un falso allarme di accesso non autorizzato ad un account vittima, utilizzando un indirizzo generico ma dall’aspetto plausibile, come ad esempio:
” notifications.mailservices@gmail.com ”

L’inganno iniziale di questo attacco , che quindi sfrutta in partenza la tecnica del Phishing , sfrutta il fatto che Google, ma anche Yahoo e tutti gli altri grandi nomi di Internet, inviano spesso avvisi di sicurezza per informare i proprio utenti di un accesso sospetto ai rispettivi account da computer o dispositivi diversi da quelli utilizzati normalmente .

All’interno di questi messaggi possono trovarsi diverse altre tecniche di cattura dei dati di accesso per la violazione di un’account, quali ad esempio:

  • pagine e file di phishing ospitate su sites.google.com, un sottodominio di Google
  • invio dell’avviso e-mail come immagine cliccabile dell’add-on Screenshot di Firefox, piuttosto che come URL in modo da bypassare i sistemi di anti-phishing
  • tracciamento di chi ha aperto le e-mail incorporando un minuscolo pixel 1×1 cosiddetto “beacon” che viene ospitato e monitorato da un sito web esterno

…..etc……etc……..

Presumibilmente è stato così per la maggior parte dei loro bersagli, nella pratica i criminali hanno utilizzato una pagina web di phishing costruita ad hoc che imitava l’accesso 2FA del fornitore del servizio on-line utilizzato dalle vittime per dirottarle usando le tecniche di Phishing viste sopra.

COME DIFENDERSI ??

I sistemi di autenticazione a due o più fattori rimangono ancora i più efficaci sistemi per proteggere i propri account on-line, ma quanto successo , e si e’ dimostrato, con questa campagna di sneaky phishing conferma che l’SMS non è più l’opzione migliore per effettuare la verifica di accesso. Google, ad esempio, non la propone più ai suoi nuovi utenti, a meno che non sia stata impostata su vecchi account Gmail, ma spinge perche’ vengano usati sistemi di token hardware FIDO U2F, in quanto può essere bypassato solo accedendo fisicamente alla secure key.

Qualcuno potra’ obiettare che anche il token puo’ essere violato, se ad esempio viene perso o rubato ed a quel punto l’ultimo baluardo rimarrebbe la “robustezza” della nostra password…..si torna sempre li….l’errore umano.

Ma almeno percentualmente il sistema a doppio fattore gestito con un token hardware rimane, al momento, il sistema piu’ efficace di protezione dei nostri dati.

Torniamo adesso a parlare di quelli che possono essere degli utili consigli per difendersi :

  • prima di tutto, nel momento in cui riceviamo una e-mail, a prima vista lecita, dove ci viene richiesta un’autenticazione, verifichiamone sempre la provenienza e il contesto e poniamoci velocemente alcune domande: 1) Ho cambiato qualche parametro nei settaggi del mio account? 2) Sto creando un account o mi sono registrato ad un nuovo servizio? Se la risposta sara’ “niente di tutto questo” Allora lnon rimane che cestinarla immediatamente, poiche’ si trattera’ sicuramente di una e-mail potenzialmente pericolosa;
  • disabilitiamo il caricamento in automatico delle immagini. Molti fornitori di webmail offrono questo tipo di funzionalità, sfruttiamola;
  • se pensiamo di utilizzare applicazioni di terze parti per l’autenticazione, verificatene sempre la provenienza, usate soltanto URL/store ufficiali per i vostri download;
  • nel caso in cui, a maggior ragione, la sicurezza sia qualcosa di imprescindibile (in ambito personale o lavorativo), valutate l’idea di utilizzare dei token fisici come quelli descritti qui

Quello che bisogna ricordarsi sempre e’ che il Business del crimine e’ sempre pronto e molto spesso un passo avanti a tutti e chi ci lavora si allena quotidianamente…….fatelo anche voi 😉