Hipster è un neologismo nato negli anni quaranta negli Stati Uniti per descrivere gli appassionati di jazz e in particolare di bebop. Si trattava in genere di ragazzi bianchi della classe media, che emulavano lo stile di vita dei jazzisti afroamericani.
Ragazzi con barbe ottocentesche e curatissime. Fanciulle con acconciature meticolosamente stropicciate. Tutti sono diversamente abbigliati: un patchwork di colori ed epoche differenti. Accessori rigorosamente vintage.
Ormai il concetto di hipster e tutto ciò che vi ruota attorno è stato sdoganato, ed e’ ormai parte del tessuto sociale delle grandi metropoli, perche’ fa parte della moda, della musica, insomma una lista piuttosto infinita di “parte” che lo hanno trasformato da hype per pochi eletti a trend accessibile a tutti. Sembra bastare l’avere gusti discutibili nello scegliere i vestiti, possedere un intestino piuttosto resistente al latte di soia ed alla dieta vegana che il gioco e’ fatto, il biglietto per il fantastico mondo degli hipster è bello che staccato! ;-P
In tutto questo “Berlino la fa da padrona”; gia’, e non a caso sono circa tre anni che “l’hipsteria” viene celebrata con una sorta di Olimpiade del tutto particolare, il mitico Hipster Cup Festival (2014).
E Berlino pare esserne la capitale europea: insomma, che hipster sei, se non vivi qui?
Sei un perfetto hipster berlinese se…..
- Sai sempre quale’ il quartiere piu’ COOL di Berlino
- Ti faresti togliere tutto, ma non la tua “Tote Bag”
- Lavori gratis almeno per 3 Start-Up
- Non parli una parola di Tedesco
- Ti appropri di tutte le Reti Wi-Fi che trovi
- Se ti tagli, sanguini Club Mate (non è una bevanda, è uno stile di vita)
- Scegli gli amici come sceglieresti un OutFit
- Indossi giganteschi occhiali retro’
- Lavori per rovesciare il SISTEMA
- Hai almeno 12 tatuaggi
- Hai almeno 3 device Apple
…la strada da seguire e’ questa e, se e’ lo stile di vita che piu’ vi si addice, sapete dove venire…!