Il Vertice OpenStack giunge in Europa

openstack_conferenceIl convegno internazionale tenuto due volte all’anno si svolgerà a Parigi dal 3 al 7 novembre

 

La Conference OpenStack avrà luogo, per la prima volta, in Europa. La decima edizione del Vertice OpenStack si svolgerà dal 3 al 7 novembre p.v. presso il Palais de Congrès e il Le Meridien a Parigi.

Questo evento della durata di una settimana riunisce sotto lo stesso tetto utenti, sviluppatori, leader del settore delle telecomunicazioni e direttori tecnologici di aziende operanti in tutti i segmenti del settore per collaborare al futuro del Cloud computing.

Il Vertice OpenStack a Parigi offrirà presentazioni, sessioni di breakout e seminari sul valore commerciale, studi di casistica sull’implementazione, migliori pratiche per gli sviluppatori e competenze tecniche, mettendo in primo piano le opportunità per la comunità di utenti OpenStack e mettendo a punto il piano d’azione per l’undicesima versione del software, che verrà lanciata nella primavera del 2015.

Per ogni altra info e per registrarsi all’evento bastera’ andare sul portale di Eventbrite : OpenStack Conference Europe 2014

Il valore della certificazione per Linux OpenStack

RedHat Enterprise OpenStack Platform

RedHat Enterprise OpenStack Platform

Openstack è sempre più un punto di riferimento per chi intraprende un percorso di trasformazione del data center verso il mondo cloud. Mentre si parla di cloud oramai da anni, sono oltre la metà, sul totale delle aziende di media grandezza e con infrastruttura complessa, a non avere implementato il cloud computing se non in modo parziale o solo ricorrendo a risorse di cloud pubblico all’occorrenza. Nel tempo sta emergendo con chiarezza il bisogno di interoperabilità e di supporto aperto, a un livello superiore rispetto all’etereogeneità delle infrastrutture dei diversi vendor, tanto che l’84 percento delle aziende con progetti cloud decida di fare il deploying di OpenStack.

A fronte di questo grande interesse RedHat collabora in modo intenso con molti fornitori di soluzioni di gestione come BMC e HP i quali, come membri del Red Hat OpenStack Cloud Infrastructure Partner Network, hanno fornito informazioni, feedback e supporto per la creazione delle nuove certificazioni sulla piattaforma OpenStack.

RedHat introduce la certificazione Cloud Management per RedHat Enterprise Linux OpenStack come parte del Red Hat OpenStack Cloud Infrastructure Partner Network. Il progetto OpenStack, nato come sistema Iaas e piattaforma per il cloud computing open abilita l’interoperabilità tra le piattaforme cloud. RedHat propone un percorso formativo per consentire alle soluzioni di cloud management dei partner di interoperare e di gestire la piattaforma Red Hat Enterprise Linux OpenStack. I clienti certificati sulla piattaforma RedHat Enterprise Linux OpenStack sono in grado cosi’ di implementare soluzioni di management testate con la certezza che siano supportate congiuntamente da Red Hat e dalle aziende partecipanti.

I corsi prevedono diversi livelli d’interazione, potendo cosi trovare quello che piu’ si adatta ad ogni esigenza di tempo, soldi ed impegno da profondere, questo in quanto esistono in pratica queste categorie :

  • CL210 RedHat OpenStack Administrator (Corso in Aula)
  • CL210VT RedHat OpenStack Administrator (Virtual Training)
  • CL210R RedHat OpenStack Administrator-ROLE (e-learning) 

Per ogni altra informazione inerente ai corsi ed ai relativi esami vi rimando alla pagina ufficiale:
redhat.com_training_dates

 

Canonical ed il Cloud in scatola

The Ubuntu OrangeBox

The Ubuntu OrangeBox

Ubuntu mette il cloud in una scatola

Canonical avra’ anche fatto dietro front sulle infrastrutture “Cloud Remote”, cio’ non toglie che l’azienda continui ad essere impegnata nel pensare e programmare nuove tecnologie in tale campo. Canonical non rinuncia a tentare la strada del computing nelle nuvole. L’ultima creazione è un cluster chiavi-in-mano utile per creare e testare un cloud migrante. Tutto in salsa Ubuntu.

L’ultima novità in tal senso si chiama The Orange Box, un cluster x86portatile” che Canonical descrive come un modo facile e “a basso rischio” per installare un infrastruttura Cloud OpenStack in un contesto aziendale: magari per testare il gran balzo verso il cloud eterodiretto vero e proprio.
Il cluster The Orange Box contiene 10 nodi, ciascuno dei quali comprendenti una CPU quad-core Intel i5-3427U CPU (e GPU Intel HD4000 integrata), 16 gigabyte di RAM, 120GB di storage, NIC Gigabit Intel. La dotazione software include Ubuntu 14.04 LTS a 64-bit, MAAS (Metal As A Service) e JuJu. Il prezzo del nuovo gingillo cloud (13.000 dollari)garantisce ovviamente l’accesso al supporto avanzato Ubuntu per un anno, così come sono inclusi un case utile a trasportare il cluster in aereo (peso totale di 32 chilogrammi con accessori), monitor, mouse, tastiera e antenna WiFi.