WhatsApp sul tuo PC

WhatsApp Web

WhatsApp Web

 

Ammettiamolo WhatsApp e’ una di quelle applicazioni che hanno cambiato la comunicazione e ci costringono a fissare di continuo lo schermo del nostro smartphone. Di contro se siamo soliti messaggiare in continuazione non e’ facile avere in dotazione una tastiera che sia comoda e pratica quanto quella del PC, cio’ rende spesso molto faticoso scrivere lunghi messaggi, tra errori di battitura e correzioni automatiche, insomma un’ardua impresa.

Per fortuna gli sviluppatori di WhatsApp ci offrono la possibilità di usare gli stessi servizi della loro famosissima app anche su PC, gia’ perche’ è nato WhatsApp Web… in questo caso non stiamo parlando di un software per PC da installare che emuli la App sul nostro fidato PC , quanto di un’interfaccia online che funge da “ripetitore” dell’applicazione installata sullo smartphone. Una sua estensione, insomma, non una sua alternativa. Ma come funziona esattamente?
Prima di scoprire come funziona questa interessante appendice di WhatsApp vorrei fare una “panoramica” generale sul servizio di messaggeria che stiamo usando.

  • Il mio smartphone è compatibile con WhatsApp Web? Quasi sicuramente sì. WhatsApp Web è compatibile con tutti i terminali Android, gli iPhone equipaggiati con iOS 8.1 o superiori, i Windows Phone, i BlackBerry e i cellulari Nokia animati da S60 o S40 EVO.
  • Posso usare WhatsApp Web con il mio programma di navigazione preferito? Se utilizzi Internet Explorer, no. WhatsApp Web è compatibile solo con Chrome, Firefox, Safari, Opera e Microsoft Edge. Va inoltre detto che su Safari non sono disponibili funzioni avanzate come la possibilità di scattare foto o registrare messaggi vocali.
  • Posso usare WhatsApp Web quando lo smartphone è spento? No, WhatsApp Web funziona come una sorta di “ripetitore” per l’applicazione che è installata sullo smartphone. Se il telefono non è acceso e non è connesso a Internet, non funziona.
  • Smartphone e computer devono essere connessi alla stessa rete Wi-Fi? No. WhatsApp Web funziona anche se il cellulare è connesso a un’altra rete, compresa quella 3G/LTE. Ad ogni modo è consigliato utilizzare una rete Wi-Fi per evitare l’erosione del traffico dati.
  • Bisogna creare un account specifico per WhatsApp Web? No. Come già detto, il servizio funziona come una sorta di “ripetitore” dell’applicazione installata sullo smartphone, quindi viene usato automaticamente l’account configurato sul telefono.
  • Si paga? No. Gli unici costi che possono derivare dall’utilizzo di WhatsApp Web sono quelli relativi al consumo di traffico dati (se lo smartphone è connesso a Internet tramite rete 3G/LTE). Poi ovviamente bisogna pagare l’abbonamento annuale a WhatsApp, ma quello non riguarda in maniera specifica la versione Web del servizio.

Chiariti questi punti su come funziona WhatsApp Web non rimane che accedere al servizio.

Tutto quello che si deve fare è aprire il Browser sul vostro PC (fra quelli compatibili con WhatsApp Web) e collegarsi all’indirizzo web.whatsapp.com.

Successivamente, prendete il vostro smartphone, aprite WhatsApp e seleziona la voce WhatsApp Web dal menu. Se utilizzi un iPhone bisogna selezionare la scheda Impostazioni, collocata in basso a destra e selezionare l’icona di WhatsApp Web.

A questo punto, premete sul pulsante OK, ho capito che dovrebbe essere comparso sullo schermo del telefono e inquadra il QR code (ossia il quadrato nero con l’icona di WhatsApp al centro) presente sullo schermo del computer. Entro pochi secondi dovresti visualizzare i tuoi messaggi nel browser. Se il riconoscimento non funzionasse immediatamente non scoraggiatevi e provate oltre che a tenere il telefono a varie distanze anche a posizionarlo in orizzontale se in verticale non ottenete il risultato sperato.

Se vuoi che il servizio ricordi la tua identità e non ti chieda la scansione del QR code per gli accessi successivi, metti il segno di spunta accanto alla voce Resta connesso prima di inquadrare il codice QR con lo smartphone.

Bloccare la pubblicita’ senza plug-in

Linux Ad Block

Linux Ad Block

 

Negli ultimi anni i banner pubblicitari presenti nelle pagine di molti siti si sono trasformati in un mostro incontrollato e soprattutto molto invasivo e, a causa dell’abuso da parte di alcuni, sono finiti per diventare la bestia nera di Internet, inducendo numerosi utenti a trovare un modo per bloccarli con i metodi più disparati.

 

Tra questi figurano ad esempio due note estensioni per browser, ad esempio su Chrome tra i piu’ conosciuti possiamo trovare AdBlock e AdBlock Plus, che svolgono egregiamente il proprio lavoro modificando al volo il foglio di stile delle pagine web impedendone la visualizzazione. D’altra parte questo vantaggio ha un peso materiale: entrambe le estensioni finiscono per appesantire notevolmente il browser, il che potrebbe essere uno svantaggio per molti.

In questo breve articolo verra’ illustrato un metodo efficace per bloccare la visualizzazione dei banner pubblicitari dei più noti circuiti pubblicitari, usando una versione modificata del file /etc/hosts

 

Bloccare la pubblicità senza AdBlock 

Il criterio che utilizzeremo è di per se molto semplice, infatti il file /etc/hosts permette di associare manualmente host ad indirizzi IP senza affidarsi alla risoluzione tramite server DNS; grazie al lavoro ed alla costanza di alcuni sviluppatori, è possibile scaricare un file modificato ad-hoc affinché agli host dei più noti banner pubblicitari venga automaticamente associato l’indirizzo IP 127.0.0.1, ovvero l’indirizzo locale della propria macchina (localhost).  Risultato:
i banner non verranno più visualizzati!

Senza dilungarci in ulteriori spiegazioni procediamo alla modifica: andiamo innanzitutto a creare un backup del file /etc/hosts presente nel nostro sistema operativo, da ripristinare in caso di problemi, dopodiché, andremo a creare uno script per il download/upgrade automatico del file che inseriremo nel nostro crontab.

*Preparazione
Creamo innanzitutto un backup del nostro file /etc/hosts originale da ripristinare in caso di problemi: per farlo, da terminale, digitiamo

# sudo cp /etc/hosts /etc/hosts.bak

Adesso creiamo lo script che sara’ in grado di scaricare automaticamente il nuovo file host, concedendogli eventualmente una serie di tentativi qualora la connessione ad Internet non fosse subito disponibile, quindi dal nostro terminale digitiamo

# sudo vim /usr/local/bin/adblock.sh

All’interno del file appena creato inseriamo quanto segue:

#!/bin/bash

exec 2> /tmp/adblock.log
exec 1>&2
set -x
wget -q -O - 1 --retry-connrefused http://someonewhocares.org/hosts/hosts | grep -P "^(127.0.0.1 |::1 |# )" > /etc/hosts

chmod 644 /etc/hosts

Salviamo il file ed usciamo dall’editor, dopodiché renderlo eseguibile con il comando

# sudo chmod +x /usr/local/bin/adblock.sh

Ora facciamo in modo di aggiungere il nostro nuovo script nel crontab del sistema in modo da farlo eseguire, in automatico, almeno ogni 4 ore (la scelta ottimale sta a voi).

Per coloro che non sono soliti ad utilizzare la gestione del crontab facciamo un breve ripasso sulla sua sintassi :

Esempi di sintassi dei comandi cron

Il file crontab deve rispettare una sintassi ben precisa, diversamente il sistema non accetterà le impostazioni. Quello che segue è un esempio generico:

5 3 * * * /usr/bin/apt-get update

L’esempio precedente eseguirà il comando apt-get update ogni giorno di ogni mese alle ore 03:05 (l’orario viene indicato nel formato a 24 ore).

La prima parte della voce descrive quando l’azione deve essere effettuata. Ci sono cinque campi (nell’esempio precedente, «5 3 * * *»), separati da uno spazio, ognuno dei quali accetta un numero, un asterisco o un testo appropriato. I campi specificano, in ordine (tra parentesi l’abbreviazione standard):

  • minuti, da 0 a 59 («m»);
  • ore, da 0 a 23 («h»);
  • giorno del mese, da 1 a 31 («dom»);
  • mese, da 1 a 12 («mon»);
  • giorno della settimana, da 0 (domenica) a 6 (sabato) («dow»)

 

Quelle che seguono sono alcune varianti della precedente pianificazione d’esempio:

Stringa

Descrizione

«12 03 * * *»

tutte le mattine, più o meno alle 3

« 12 03 15 * *»

tutti i 15 del mese, alla stessa ora

«12 03 31 * *»

7 volte l’anno, alla stessa ora

«0 12 * * 0»

ogni domenica, a mezzogiorno

«2 0 * * *»

ogni giorno, più o meno a mezzanotte

«02 03 * * 1,5»

ogni lunedì e venerdì, alle 3 del mattino circa

Altri esempi per aiutarvi a capire le varie combinazioni :

  • Esempio 1
1-30 * * * * /comando/da/eseguire

il comando verrà eseguito ogni giorno, ogni ora e quando i minuti vanno da 1 a 30.

  • Esempio 2
30 * 1-7 * * /comando/da/eseguire

il comando verrà eseguito i primi sette giorni di ogni mese, ad ogni ora e quando i minuti valgono 30.

  • Esempio 3
00 */2 15 * * /comando/da/eseguire

il comando verrà eseguito il quindicesimo giorno di ogni mese, ogni due ore.

  • Esempio 4
00 1-9/2 1 5 * /comando/da/eseguire

il comando viene eseguito il primo maggio alle 1,00 – 3,00 – 5,00 – 7,00 – 9,00. Cioè ogni due ore dalle 1,00 alle 9,00.

  • Esempio 5
00 1-10/2 1 5 * /comando/da/eseguire

il comando viene eseguito il primo maggio alle 1,00 – 3,00 – 5,00 – 7,00 – 9,00. Cioè ogni due ore dalle 1,00 alle 10,00. Si noti come l’ultimo valore utile dell’intervallo non coincida, in questo caso, con l’ora in cui viene fatta partire l’ultima esecuzione giornaliera del comando.

  • Esempio 6
00 13 2,8,14 * * /comando/da/eseguire

il comando verrà eseguito il secondo, l’ottavo e il quattordicesimo giorno di ogni mese alle 13.00

  • Esempio 7
30 13 1-15 4,10 * /comando/da/eseguire

il comando verrà eseguito i primi quindici giorni di aprile e ottobre alle 13,30.

  • Esempio 8
*/30 13,20 * 1-7,9-12 1-5 /comando/da/eseguire

il comando verrà eseguito nei giorni feriali (da lunedì a venerdì) di tutti i mesi tranne agosto, alle 13,00 – 13,30 – 20,00 – 20,30.

  • Esempio 9
00 14,19 1-15 * 5 /comando/da/eseguire

il comando verrà eseguito alle 14,00 e alle 19,00 dei primi quindici giorni di ogni mese e anche ogni venerdì.

** Ora per tornare al nostro esempio possiamo editare il file del nostro crontab tramite il comando

# crontab -e

ed in base agli esempi appena visti la riga di configurazione per far si che lo script venga eseguito ogni 4 ore di ogni giorno dell’anno sara’ la seguente :

# 00 */4 * * *  /usr/local/bin/adblock.sh

una volta salvato ed usciti non rimarra’ altro da fare che riavviare il servizio per far si che la modifica diventi operativa

# sudo /etc/init.d/cron restart

per verificare che effettivamente la schedulazione sia stata inserita verifichiamo tramite il comando

# crontab -l

Se doveste riscontrare problemi nella gestione della navigazione e voleste tornare alla configurazione iniziale vi bastera’ rieditare il crontab eliminando la stringa inserita e ripristinare il file hosts iniziale di cui avevamo fatto il backup tramite il comando :

# sudo mv /etc/hosts.bak /etc/hosts

Buon Anno!

#linuxadblocksenzaplugin

Creare facilmente applicazioni Web su Linux

Fogger Web Linux in un clicTra le tante features incluse in Google Chrome / Chromium, Gnome Web, Rekonq ecc troviamo la possibilità di creare facilmente un’applicazione web da qualsiasi scheda. Questa funzionalità ci consente non solo di avviare velocemente il nostro sito web preferito ma anche risparmiare risorse dato che non andremo a caricare interamente il browser. Funzionalità tanto richiesta ma attualmente non inclusa in Mozilla Firefox, un’alternativa arriva proprio dai developer Linux attraverso un semplice software.

Per creare facilmente un’applicazione web con Linux possiamo utilizzare Fogger, software open source che ci consente di creare facilmente un’applicazione web da qualsiasi sito, blog, forum ecc attraverso una semplice interfaccia grafica.
Fogger ci consente di creare un’applicazione web da avviare velocemente nel nostro menu, una volta avviata avremo una finestra con solo il nostro sito web, non è inclusa alcuna barra degli strumenti ecc possiamo comunque ricaricare, andare avanti o indietro attraverso il menu contestuale o il menu dell’applicazione. Tutto questo ci consentirà di velocizzare l’avvio di social network, forum e altri siti preferiti senza utilizzare alcun browser richiedendo meno cpu e memoria ram.

– INSTALLARE FOGGER
N.B.: Fogger è un software che non viene aggiornato da alcuni anni ma che funziona correttamente anche con le attuali distribuzioni Linux.

Per installare Fogger in Ubuntu e derivate basta scaricare il pacchetto deb da questa pagina (per Ubuntu 14.04 e versioni successive basta scaricare il pacchetto per la release 13.10).

Prerequisiti: prima d’installare il pacchetto appena scaricato, accertarsi di avere i seguenti pacchetti :
python-xlib & gir1.2-rsvg-2.0 altrimenti installarli con un semplice

# sudo apt-get install python-xlib gir1.2-rsvg-2.0

Una volta installato, basta avviare Fogger da menu, ci si aprirà una finestra di dialogo nella quale inserire l’url, nome e icona dell’applicazione web da creare per poi cliccare sul tasto Create. Al termine basta avviare l’applicazione web da menu, per rimuoverla basta cliccare da file manager Ctrl + h .

Come accedere ai siti oscurati

zenmanUn po’ piu’ liberi con ZenaMate

Il concetto alla base di tutto e’ che Internet e’ considerato un diritto dei cittadini, questo e’ ormai assodato in quasi tutte le nazioni avanzate, tanto che persino in Italia, che come sempre arriva lunga su ogni questione, stanno lavorando alla prima bozza della Dichiarazione dei Diritti in Internet (PDF) .

Ok, tutto bello, peccato pero’ che quando ci giri su Internet ti accorgi che i tuoi diritti di cittadino sbattono, cosi’ come nel mondo reale, contro gl’interessi delle multinazionali.
Facciamo un esempio, a volte capita di navigare su youtube e trovi il video dell’artista di tuo piacimento, clicchi speranzoso di poter visionare quel video ed invece ti viene mostrata una faccina triste che ti dice che “quel contenuto non e’ visibile dal tuo paese”…..   COOOOSAAAAAA ????????

Tutto ruota dietro ai diritti d’autore ed alle royalty dello show business, questo perche’ in molte (non in tutte) nazioni esistono enti quali la SIAE in Italia o la GEMA in Germania che richiedono il pagamento di dazi, assurdi, per la visione di video, e non solo come potreste pensare quelli nuovi in classifica ma di qualunque eta’ essi abbiano.

Questo a mio parere lede qualunque tipo di diritto del cittadino ad usare il mezzo Internet.

A fronte di questo negli anni si sono escogitati sistemi di vario genere per bypassare queste situazioni ed altre, relative a siti oscurati, come fu per “The Pirate Bay” ecc….., ma molto spesso questi richiedono una conoscenza informatica che non e’ spesso presente per ogni singolo utilizzatore.

Oggi esiste pero’ tra le tante soluzioni anche quella offerta da un’azienda anglo/tedesca che ha sviluppato un’applicazione facilissima da installare, come estensione, per qualunque browser (Chrome, Firefox, Opera, Android, Safari…) e che permette con un semplice click di oltrepassare quel tipo di barriere poste in essere per giochi di potere ed economici, il suo nome e’
ZenMate.

ZenMate permette di creare una rete VPN direttamente dal browser per riuscire ad accedere a qualsiasi sito, sia a siti con limitazioni geografiche, sia a siti bloccati sul pc dell’ufficio o della scuola.

La cosa veramente interessante è che ZenMate può assegnare un indirizzo ad ogni “scheda” del browser, per ad esempio accedere ad un sito camuffandosi da utente che si collega dagli Stati Uniti ed ad un altro da utente di un Paese europeo e cosi via.

Caratteristiche:
-Accedere a qualsiasi sito web da qualsiasi luogo
-Crittografare il traffico del browser per una maggiore privacy
-Accedere a siti dal pc del posto di lavoro o della scuola senza restrizioni
-Accelera la connessione a Internet
-Si installa in 1 click!

In questo esempio vedremo l’installazione su Chrome, ricordo anche che con ZenMate non dovrete modificare i DNS o comprare servizi che vi permettano di bypassare il problema.

Come funziona:

1) Avete bisogno del browser chrome.

2) Installate questa estensione.

3) Una volta installato il pacchetto, si aprirà una pagina, qui dovrete inserire la vostra mail e successivamente cliccare su Get secured now.

4) A questo punto, il simbolo di ZenMate diventerà verde e potrete navigare nei siti che prima erano oscurati.

Vi ritroverete cosi con il simbolo dello scudo di ZenMate di fianco alla Barra degli indirizzi di Chrome, cosi da poterla tenere sotto controllo ed utilizzarla al meglio, infatti qualora capitasse che anche cosi incappaste in un rifiuto potete cliccare sullo scudo attivando l’interfaccia di gestione e, nalla parte in basso a sinistra , noterete la voce “Change Location”, al suo interno vi vengono mostrate 6 nazioni diverse da scegliere per far si che il vostro traffico venga reindirizzato su IP che probabilmente non risultano nelle BlackList.

Per fare il test, potete utilizzare questa lista dei siti bloccati in italia.